L’associazione mentale tra la Romagna e il culto della buona tavola è praticamente inevitabile. Non si tratta di un luogo comune ed è sufficiente gustare alcuni dei piatti della tradizione enogastronomica romagnola per rendersene conto. Il territorio di questa regione è estremamente ricco di materie prime d’eccellenza, una caratteristica che unita alla cultura del mangiar bene ha prodotto ricette e pietanze ormai note e apprezzate in ogni angolo del globo. Non è quindi un caso se in Romagna è sempre più fiorente il turismo enogastronomico grazie al quale si può scoprire la bellezza la bellezza di questa Regione e deliziare il palato con prelibatezze dai sapori e profumi unici.
Uno dei capisaldi della tradizione enogastronomica romagnola è la pasta fresca all’uovo, preparata dalle sapienti e robuste mani delle casalinghe romagnole da generazioni. Un preciso e antico metodo di preparazione e lavorazione rende la pasta consistente e rugosa, perfetta per trattenere salse saporite e i sughi di succulenti ragù di carne. Proprio il ragù è un’altra specialità romagnola, lo si prepara con carni di manzo selezionate e un soffritto di verdure quali sedano, carote e cipolle. Una lunga cottura con la giusta dose di sugo di pomodoro rende il ragù romagnolo morbido, succoso e incredibilmente saporito.
Raccontando la tradizione enogastronomica romagnola non è possibile non descrivere il sapore avvolgente e sensuale delle lasagne e dei cappelletti, due gemme della cucina tipica della zona. I primi sono una pasta ripiena dal gusto delicato, la tipica sfoglia viene farcita con un ripieno fatto con ricotta, parmigiano, uova e noce moscata; la tradizione vuole che vengano cotti in brodo ma si possono gustare anche con salse più o meno elaborate. Le lasagne sono il piatto tipico della domenica e delle feste, strati di pasta alternati a strati di ragù, parmigiano e besciamella creano più che un piatto un monumento alla buona tavola.
Altra specialità “cult” è la piadina romagnola, lo street food per eccellenza della regione apprezzato tanto dai romagnoli quanto dai turisti che ogni anno la visitano. La piadina è una sfoglia di farina di frumento preparata con strutto, acqua e latte; la sua consistenza è inconfondibile e viene cotta nel tradizionale testo romagnolo. La piadina può essere consumata come pane ma tradizionalmente viene condita e farcita con formaggi e salumi. Tipica è la piadina al prosciutto crudo o la delicata squacquerone e rucola, chi ama sperimentare con i sapori non potrà non gustarla con la marmellata o con l’irresistibile Nutella.
A queste pietanze così particolari e saporite vengono ovviamente accostati vini d’eccellenza prodotti dalle numerose cantine sparse principalmente nella fascia collinare e pedemontana della provincia di Forlì Cesena. La Romagna vanta una tradizione vitivinicola importante e sono cinque i vini tipici della regione. Conosciuti a livello nazionale sono il Sangiovese e il Trebbiano, mentre sono una piacevole scoperta di chi visita il territorio per la prima volta l’Albana, il Pagadebit e il Cagnina di Romagna.
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